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Decreto sostegni convertito in legge: le principali novità in materia fiscale

A cura dell’Avv. Laura Andreani.

Con legge n. 69 del 21 maggio 2021, il Decreto Sostegni è stato convertito in legge e il suo impianto originario è stato arricchito con una serie di disposizioni aventi ad oggetto nuove misure di sostegno alle imprese, contributi a fondo perduto per start up, nuovi bonus Covid per determinate categorie di lavoratori nonché interventi sulle scadenze fiscali. Ed in particolare:

  • è stato prorogato dal 30 aprile al 30 settembre 2021 il termine per il versamento, senza sanzioni e interessi, dell’IRAP non versata e sospesa in base a quanto previsto dal Decreto Rilancio, in caso di errata applicazione delle disposizioni relative alla determinazione dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea sul “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”;
  • con riferimento alla rivalutazione dei beni di impresa, è stata aggiunta la possibilità di effettuare la rivalutazione anche nel bilancio relativo all’esercizio immediatamente successivo (e dunque nel bilancio al 31.12.2021, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare), con esclusivo riferimento ai beni non rivalutati nel bilancio precedente. La rivalutazione, tuttavia, potrà avvenire solo con effetto civilistico, non essendo estesa anche la possibilità di affrancamento del saldo attivo e di riconoscimento degli effetti a fini fiscali;
  • è stato chiarito, con norma di interpretazione autentica dell’art. 6-bis del D.L. 23/2020, che tali disposizioni si applicano, alle medesime condizioni, anche per gli immobili a destinazione alberghiera concessi in locazione o affitto di azienda a soggetti operanti nei settori alberghiero e termale ovvero per gli immobili in corso di costruzione, rinnovo o completamento. In caso di affitto di azienda la rivalutazione è ammessa a condizione che le quote di ammortamento siano deducibili nella determinazione del reddito del concedente ai sensi dell’articolo 102, comma 8, del Tuir.

Nel caso di immobili in corso di costruzione, rinnovo o completamento, la destinazione si deduce dai titoli edilizi e in ogni altro caso dalla categoria catastale;

  • è stato riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura massima di Euro 1.000,00 per le strat up che presentino i seguenti requisiti:
  • fatturato annuale non superiore a 10 milioni di euro annui;
  • partita IVA attiva dal 1° gennaio 2019.

Non è quindi richiesto il calo di fatturato/corrispettivi di almeno il 30% tra il 2020 e il 2019.

Le modalità e istruzioni per la presentazione delle domande verranno individuate con un decreto attuativo del Ministero dell’Economia di prossima emanazione;

  • per l’anno 2021 non è dovuto il canone di abbonamento RAI per le strutture ricettive e quelle di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del terzo settore;
  • è stato previsto che l’IVA non detraibile, anche parzialmente, dovuta sulle spese rilevanti ai fini degli incentivi previsti dall’articolo 119 del D.L. Rilancio (Superbonus 110%) deve essere considerata nel calcolo dell’ammontare complessivo ammesso al beneficio, indipendentemente dalla modalità di rilevazione contabile adottata dal contribuente;
  • è stata prevista un’esenzione dal pagamento della prima rata IMU per l’anno 2021, in relazione agli immobili appartenenti ai soggetti che esercitano attività di impresa, arti e professionisti, con i requisiti per l’accesso ai contributi a fondo perduto (perdita del 30% del fatturato 2020), a condizione che tali soggetti siano sia proprietari dell’immobile che gestori dell’attività;
  • è stato disposto che non concorrano alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette i canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili non percepiti a decorrere dal 1° gennaio 2020;
  • sono state prorogate le disposizioni sul canone unico 2021: fino al 31 dicembre 2021 vige l’esonero dal pagamento di Tosap, Cosap e tassa sulla pubblicità. Potranno beneficiarne ristoranti, pizzerie, birrerie, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed altri esercizi.