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L’Italia recepisce la Direttiva Europea sul Copyright

Contributo a cura dell’avvocato Antonio Vigliotti pubblicato su N&T Plus Diritto – Il Sole 24ORE.

Il Consiglio dei Ministri, tenutosi il 4 novembre 2021, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo di attuazione della Direttiva (UE) 2019/790, del 17 aprile 2019, del Parlamento europeo e del Consiglio sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, la quale ha modificato la Direttiva 96/9/CE e la Direttiva 2001/29/CE.

Il provvedimento del governo italiano stabilisce, tra l’altro, che le piattaforme online, inclusi i social network, che desiderano utilizzare articoli di giornale debbano corrispondere agli editori un equo compenso; è altresì previsto il diritto degli autori dei contenuti giornalistici a ricevere una quota dei proventi attribuiti agli editori.

Inoltre, le piattaforme online, e con esse i social network, ove concedano l’accesso al pubblico a opere protette dal diritto d’autore, hanno l’obbligo di ottenere una specifica autorizzazione da parte dei titolari dei relativi diritti; al contrario, le enciclopedie online, i repertori didattici e scientifici, i prestatori di mercato online e i servizi cloud non sono tenuti a richiedere la medesima autorizzazione.

Le novità riguardano anche gli attori, i cantanti, i musicisti e, in generale, le altre persone che rappresentano o eseguono in qualunque modo opere dell’ingegno: in caso di cessione o trasferimento di diritti esclusivi, agli stessi spetta una equa remunerazione, che sia adeguata e proporzionata, secondo apposite clausole contrattuali, al valore potenziale o effettivo dei diritti concessi in licenza o trasferiti.

La remunerazione di cui sopra, in alcuni casi specificamente previsti dal decreto, può essere realizzata in modo forfettario.

Nel provvedimento di recepimento della direttiva è stato altresì rafforzato il meccanismo di negoziazione assistita: è stato infatti previsto che le parti, ove non riuscissero a raggiungere un accordo per lo sfruttamento delle opere audiovisive su servizi di video on demand, potranno chiedere l’assistenza dell’AGCOM, che potrà fornire indicazioni per la conclusione del contratto, anche per la determinazione del compenso dovuto.

Sono state poi riconosciute, tra le categorie dei titolari di diritti d’autore, le figure dei direttori del doppiaggio, dei doppiatori, degli adattatori di dialoghi e dei traduttori.

È stato infine precisato che, laddove un testo o i dati coperti dal diritto di autore vengano estratti per scopi di ricerca scientifica, la pubblicazione potrà divulgare solo gli esiti delle ricerche e non anche il materiale utilizzato nel corso delle stesse.