Articolo a cura di Niccolò Ballerini pubblicato su N&T Plus Diritto- Il Sole 24ORE.
A seguito dell’approvazione e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n. 24/2023 è stata data attuazione alla Direttiva UE n. 1937/2019 (c.d. “Direttiva Whistleblowing”).
La nuova disciplina entrerà in vigore il 15 luglio 2023, salvo il termine più ampio del 17 dicembre 2023 per i soggetti del settore privato che abbiano impiegato fino a 249 lavoratori nell’ultimo anno.
Il Decreto Legislativo n. 24/2023 ha abrogato e modificato la normativa previgente, disciplinando con un unico provvedimento, valido sia per il per il settore pubblico che per il settore privato, il regime di protezione dei soggetti che segnalano condotte illecite in violazione di disposizioni europee e nazionali.
Allo stato, l’ambito di applicazione della disciplina si differenzia in base a:
- – oggetto della violazione;
- – natura del soggetto, sia esso un ente pubblico o privato, cui appartiene il segnalante;
- – dimensioni dell’ente privato e concreta applicabilità allo stesso della disciplina dettata dal Decreto Legislativo n. 231/2001.
Il Decreto Legislativo n. 24/2023, oltre ad attribuire specifiche competenze all’A.N.AC. e a disciplinare con maggiore dettaglio alcuni aspetti già previsti dalla normativa previgente, ha introdotto importanti novità in relazione ai canali di segnalazione.
La tutela da trattamenti ritorsivi viene garantita a tutti i soggetti che segnalano violazioni di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo (dipendenti o collaboratori, lavoratori subordinati e autonomi, liberi professionisti, volontari e tirocinanti anche non retribuiti, azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza) nonché ai “facilitatori”: colleghi, parenti o affetti stabili di chi ha segnalato.
Il campo di applicazione dell’istituto viene inoltre esteso alle aziende private con più di 50 dipendenti; qualora, invece, si tratti di imprese operanti in settori sensibili, come quello finanziario, la disciplina troverà applicazione a prescindere dalla consistenza dell’organico aziendale.
Il Decreto Legislativo n. 24/2023 prevede altresì l’onere per gli enti del settore privato di procedimentalizzare le attività relative al Whistleblowing integrando il sistema dei controlli interni e degli assetti organizzativi mediante l’attivazione di un canale interno efficiente che consenta una gestione tempestiva ed efficace delle segnalazioni.
Inoltre, verrà attivato presso l’A.N.AC. un canale esterno attraverso il quale le segnalazioni potranno essere estese a tale Autorità, purché siano già stati attivati internamente gli appositi sistemi aziendali.
In ogni caso, ai sensi del Decreto Legislativo n. 24/2023, si potrà ricorrere all’A.N.A.C. anche nel caso di inefficienza dei sistemi interni, ove vi sia rischio di ritorsioni ovvero nel caso in cui la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.
L’A.N.A.C., sentito il Garante per la Protezione dei Dati Personali, dovrà emanare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 24/2023, le Linee Guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni esterne.
All’A.N.AC. viene altresì attribuita la competenza in materia sanzionatoria, sia nel settore pubblico che privato.
Viene inoltre istituito presso l’A.N.A.C. l’elenco degli enti del Terzo Settore che hanno stipulato specifiche convenzioni per supportare i segnalanti mediante consulenza e assistenza a titolo gratuito.
È stata infine dedicata particolare attenzione anche agli obblighi di riservatezza, così da comporre alcune incertezze emerse in applicazione della disciplina previgente e adeguare la normativa nazionale alla Direttiva UE n. 1937/2019.