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Direttiva UE – Comunicazione societaria sulla sostenibilità

In data 28 novembre 2022 il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva il testo della direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD), presentata Commissione europea nell’ambito del Green Deal europeo e del programma in materia di finanza sostenibile.

L’obiettivo della CSRD è quello di colmare le lacune nelle norme vigenti in materia di informazioni sulla sostenibilità e definire uno standard comune per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese in tutta l’UE. I mercati finanziari hanno bisogno di accedere a informazioni in materia ESG affidabili, pertinenti e comparabili affinché il capitale privato sia indirizzato verso il finanziamento della transizione verde e sociale.
Tale direttiva prevede l’introduzione di obblighi di comunicazione dettagliati e garantisce che le grandi imprese e le PMI quotate siano tenute a comunicare informazioni in merito alle questioni di sostenibilità, come i diritti ambientali, i diritti sociali, i diritti umani e fattori di governance.
Con la promulgazione della CSRD, le imprese dovranno presentare osservazioni circa il modo in cui il proprio modello aziendale influenza la loro sostenibilità e, in aggiunta, come fattori di sostenibilità esterni (in primo luogo cambiamento climatico e diritti umani), il modo in cui orientano la loro attività.

La direttiva, che dovrà essere attuata dagli Stati membri entro 18 mesi dall’entrata in vigore, prevede un piano di applicazione quadriennale (2025-2029) e le norme ivi contenute troveranno applicazione nei confronti di tutte le grandi imprese e tutte le società quotate in mercati regolamentati, ad eccezione delle microimprese quotate.
La CSRD sarà applicabile, a partire dal 2029, anche alle imprese non europee, nelle sole ipotesi in cui tali imprese realizzino ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di Euro nel territorio dell’Unione Europea ed abbiano almeno un’impresa figlia o una sede succursale nel territorio dell’UE che superino determinate soglie.
L’approvazione della direttiva da parte della Commissione Europea rappresenta una conferma dell’impegno verso la responsabilità delle imprese sui temi del ESG reporting e per la definizione di standard uniformi.