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Cartello del cartone ondulato: si avvia dopo le sentenze del Consiglio di Stato la battaglia del Private Enforcement

Nota a cura di Andrea Gemma, Socio Fondatore di GPD e Chiara Adele Pero, Associato Managing.

In questi giorni il Consiglio di Stato ha depositato le sentenze definitive in relazione agli appelli contro la più grande sanzione antitrust – quella sul cd. “cartello del cartone ondulato” – mai irrogata dall’AGCM.

Nonostante le incertezze e le contraddizioni che hanno contraddistinto l’operato dell’AGCM, il Consiglio di Stato ha supportato la linea accusatoria che accredita l’esistenza di due intese restrittive sul mercato del foglio ondulato e sul mercato delle scatole.

Le ricadute della giurisprudenza del Consiglio di Stato sono e saranno notevoli.

Sono già iniziate alcune azioni di private enforcement antitrust per il risarcimento dei danni commerciali subiti dagli operatori inconsapevolmente colpiti dall’aumento dei prezzi determinato dalle illegittime intese così sanzionate.

In un contesto giudiziario che si rivelerà assolutamente turbolento, saranno convenuti in giudizio non solo i cd. leniancy applicant (coloro che hanno confessato l’esistenza del cartello), ma anche gli altri operatori di mercato coinvolti dalle confessioni delle “cd. imprese pentite”, nell’ambito delle intese restrittive della concorrenza (ed ai quali il Consiglio di Stato non ha dato credito circa la loro estraneità).

Molte azioni di private enforcement antitrust sono finanziate dai fondi di litigation financing, che hanno dimostrato di volere investire in azioni risarcitorie dove il tema della prova della responsabilità civile è strutturalmente facilitato dalla sentenza (proprio da quelle del Consiglio di Stato a cui si allude) che definitivamente accerta l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza.

Due attori e due scenari

Le imprese partecipanti al cartello, anche quelle coinvolte in forza di ragionamenti presuntivi, devono organizzare robustamente la propria difesa valorizzando l’assenza di nesso di causalità ed una corretta perimetrazione del presunto danno commerciale subito dagli operatori commerciali con cui hanno negoziato nel periodo coperto dalle intese.

Per altro verso, gli operatori di mercato che fanno largo uso di cartoni ondulati per gli imballaggi, per scatole, per il confezionamento ed il trasporto dei propri beni avviano azioni risarcitorie per rivalersi dei pretesi maggiori costi – subiti nell’acquisto di cartoni, imballaggi e scatole – a causa delle intese restrittive della concorrenza.

Il nostro punto di vista

Sia le imprese partecipanti al cartello sia gli operatori di mercato devono valutare con attenzione la propria posizione ed approfondire l’analisi. Da non sottovalutare è l’importanza e l’impatto di valutazioni econometriche per avere tutela adeguata.

Il nostro Studio, con un team di professionisti con competenze trasversali e complementari supporta le imprese coinvolte ed interessate in queste valutazioni e nella scelta della strategia difensiva più corretta. In questi casi una controversia è “un asset” che va difeso e valorizzato in chiave giudiziale e strategica. Se volete posizionarvi e valorizzare il vostro caso siamo a disposizione.