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E’ stato pubblicato il Rapporto CONSOB 2021 sulla corporate governance delle società quotate italiane

Per quanto riguarda gli assetti proprietari, il rapporto evidenzia che, a fine 2020, la presenza di investitori istituzionali nell’azionariato rilevante delle società quotate italiane, sebbene in leggera diminuzione rispetto al 2019, rimane più diffusa nel confronto con il dato di lungo periodo per i soggetti esteri e registra un aumento per gli investitori italiani per la prima volta nell’ultimo decennio; inoltre, anche nel 2020 si è confermata la progressiva riduzione dell’intensità del fenomeno della separazione fra proprietà e controllo.

Dal punto di vista della governance, si registra un aumento, negli organi di amministrazione delle società quotate, del numero di componenti femminili (la cui presenza ha raggiunto il massimo storico), anche in funzione delle disposizioni in materia di quote di genere: ciò ha contribuito, nell’ambito degli organi di amministrazione, a un innalzamento del livello di istruzione e a una maggior diversificazione dei profili professionali.

Il report sottolinea anche il fatto che è cresciuto il numero di emittenti che adottano il piano di successione.

Inoltre, nonostante il comitato remunerazione e quello controllo e rischi rimangano i comitati endoconsiliari più diffusi, continua ad aumentare il numero di emittenti che istituisce il comitato nomine e il comitato sostenibilità.

Cresce anche il numero di amministratori con competenze specifiche in materia di sostenibilità e digitalizzazione.

Con riferimento alle 100 società quotate a più elevata capitalizzazione, la CONSOB ha registrato, nel 2021, una maggiore partecipazione degli azionisti alle assemblee rispetto all’anno precedente.

Inoltre, nel Rapporto viene sottolineato il fatto che le politiche di remunerazione, soggette a voto vincolante dal 2020, hanno riscontrato ampi consensi in sede assembleare.

La CONSOB analizza infine il tema delle operazioni con parti correlate che, nel periodo dal 2011 al 2021, hanno riguardato in gran parte società quotate di piccole dimensioni, hanno per lo più avuto ad oggetto finanziamenti o contratti per la fornitura di beni o la prestazione di servizi e hanno visto il coinvolgimento, nella maggior parte dei casi, dell’azionista di controllo o principale quale controparte correlata.